In cosa consiste questo obbligo?
Se nella abitazione è presente un generatore alimentato a biomassa con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW il responsabile dell’impianto (cioè il proprietario della casa o l’inquilino in caso di locazione) deve provvedere ad un “accatastamento semplificato” dell’impianto.
Che cosa si intende per generatore alimentato a biomassa con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW?
Si tratta dei camini (sia aperti che chiusi con inserti), delle stufe e delle caldaie che usano biomasse (legna, pellet, cippato). Sono invece escluse dall’accatastamento le cucine economiche, ovvero stufe dedicate alla cottura dei cibi e non collegate all’impianti di riscaldamento.
Qualora non si fosse ancora provveduto ad accatastare il proprio caminetto, stufa o
caldaia a biomasse, dal 1 ottobre 2023 è comunque sempre
possibile farlo gratuitamente tramite la pagina web del SIERT accedendo tramite Spid, CIE o Cns
( Portale SIERT (regione.toscana.it)
Il procedimento è informatizzato, rapido e intuitivo, non prevede alcuna spesa e non necessita di interventi di
tecnici specializzati. Può essere fatto in qualsiasi momento e solleva il cittadino da ogni responsabilità nel
caso in cui l’impianto dovesse essere oggetto di controlli.
Per i cittadini che avessero problemi o difficoltà nella procedura informatica la stessa delibera prevede la
possibilità di avvalersi del supporto del soggetto competente alla realizzazione dei controlli, individuato nella
società regionale ARRR spa la stessa, invia assolutamente collaborativa con i cittadini, per chiarire eventuali
dubbi o pe choi incontra difficoltà nelle procedure informatiche, ha attivato il numero telefonico 800 151 822,
a cui è possibile chieder informazioni o fissare un appuntamento presso un ufficio territoriale di ARRR
(Home – Arrr ).